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Il libro
Nella quotidianità velata di misticismo, un prezioso sguardo narrativo osserva il fondamentalismo in sue diverse declinazioni. La ricerca di un senso ulteriore e di un significato soltanto sfiorato ci accompagnano attraverso una realtà multiforme che vorrebbe continuamente essere ridotta a uno stadio di semplicità non possibile. Una complessità che si dispiega nel tentativo di conoscenza e nei conflitti che nascono in ogni confronto. Nelle storie continue di uomini di diverse civiltà un suonatore di tar è il protagonista di un percorso spirituale che lo porterà ad affrontare le sue ansie e le sue inquietudini in un turbinio di avventure, incontrando persone rappresentative di diverse tradizioni. E dalla frequentazione di un corso di yoga alla costruzione di una barca sotto un attacco missilistico si chiederà ragione delle stranezze che lo circondano, fino a pensare alla paura come distruzione delle facoltà mentali e a un modo per vincerla. Lo stile della Parsipur è tagliente e incisivo, quando ci sembra di capire, ecco che torniamo nel dubbio. Una narrazione che vuole porre interrogativi su una sfera tematica molto ampia che affronta il continuo ripetersi della storia fino alle difficoltà del dialogo umano. Temi intrecciati e non risolti che alimentano la riflessione sull’esistenza proprio con il mostrarsi delle contraddizioni che si nascondono dietro ogni gesto. Da un punto di vista originale emergono i conflitti critici che si trovano alla base delle interazioni umane, con taglio realista e non intrusivo affondiamo in una serie di situazioni che risuonano emotivamente nella percezione dei limiti posti da una comunicazione fondata sulla disintegrazione delle differenze e sulla prevaricazione. Nell’invenzione continua di uno spiraglio oltre il quale afferrare la propria identità, Shahrnush Parsipur rende al meglio l’inefficacia e le barriere intellettuali dello spirito adeguato a un sistema di pensiero stringente e chiuso nei confronti della diversità.
Los Angeles Times: «La sacralità di culture diverse e antichissime, la diversità dell’umanità, intesa non solo dal punto di vista etnico, ma anche, e soprattutto, le diversità più intrinseche e profonde come quella tra uomo e donna. Il lupo, metaforicamente, rappresenta il fondamentalismo, la dittatura, che è sempre presente e osserva gli uomini, lontano ma al tempo stesso vicinissimo, e ne condiziona le azioni e il pensiero, mentre le persone cercano di difendere strenuamente la tradizione ma stando al passo con i tempi.» |
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Shahrnush Parsipur La cerimonia del tè in presenza del lupo Traduzione di Paola Roveda e Afshin Nassiri Cover Marco Ceruti 2011, NT 16, 210x140 pagine 109 euro 12,00 Isbn 978-88-8003-351-6
Shahrnush Parsipur (Teheran, 1946), arrestata senza un’accusa formale una prima volta dalla polizia segreta dello shah di Persia, la famigerata Savak, viene nuovamente arrestata e tenuta prigioniera per cinque anni dopo la rivoluzione khomeinista del 1979. |
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Vedi anche:
Donne senza uomini Tuba e il senso della notte
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