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Il libro
1588: mentre tra Spagna e Inghilterra il conflitto da anni innescato tarda a esplodere, in un piccolo porto quasi sospeso fuori dal tempo, si dispiegano le vicende narrate in questo nuovo romanzo di Edorta Jimenez. Anche Dio sembra aver abbandonato la flotta dell’Invincibile Armata spagnola: una terribile tempesta ha devastato le navi e una misteriosa pestilenza costringe gli uomini all’attesa. Attesa inquieta della battaglia i cui esiti sembrano già annunciati dal fantasma di Drake che si affaccia negli incubi dei marinai. Attesa che diviene quasi palpabile e concreta e che è riempita dai desideri e dai segreti di tutti coloro che si accingono a combattere una battaglia che sanno non cambierà le loro esistenze. Un thriller storico che non teme di parlare dell’Inquisizione con un’originalità diversa da quella con cui, abitualmente, ci giungono le immagini di un’istituzione tanto oscura. Lo scrittore basco racconta di come, ieri come oggi, quando il potere distende il suo braccio, si concentra, prima di tutto sui libri e sul pericoloso ascendente che essi sono in grado di esercitare. Sull’Apocalisse in questo caso che, seppur opera all’indice, Sebastian custodisce gelosamente e che rappresenta la metafora della maturazione del giovane marinaio. Nel momento in cui Sebastian sale a bordo della piccola caracca, il velo si squarcia e mostra la realtà per quello che è. Realtà assolutamente diversa da quella percepita dal giovane marinaio quando viveva in un piccolo villaggio di pescatori. Il passaggio è radicale: sulla flotta vige la legge della giungla; gli uomini mutano aspetto e diventano belve abbrutite dalla lotta per la sopravvivenza prima, dalla smania di arricchimento poi. L’infezione che colpisce la ciurma rappresenta quasi la punizione fisica per il livore, l’avidità e la corruzione che esplodono sui volti dei protagonisti, e che danno vita a un nuovo Golia, essere portentoso e multiforme contro il quale Sebastian, novello Davide, combatterà e che sconfiggerà ad armi pari, con la furbizia ma soprattutto la consapevolezza che, a volte, la verità esige sangue e sacrificio.
Maria Luisa Pasotti, La Voce di Mantova: «Il nemico che non t’aspetti. Da leggere.»
Francesca Dallatana, Gazzetta di Parma: (...) La potenza del mare più lontano e la tendenza alla conservazione per paura dell’ignoto: Jimenez fonde nel romanzo le due facce della tensione alla sopravvivenza. ()
Gabriela Lotto, Corriere della Sera: «L’Invincibile Armada s’incaglia in una donna (...)» |
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Edorta Jimenez Il nemico a bordo Traduzione di Laura Milani Cover Marco Ceruti 2011, NT 14, 210x140 pagine 300 euro 15,00 Isbn 978-88-8003-336-3
Nato a Mundaka, piccolo paese della costa basca di Bizkaia, nel 1953, Edorta Jimenez Ormaetxea dopo aver studiato elettronica e giornalismo, si è laureato in Filologia Basca. Profondo conoscitore della costa, trasferisce nei suoi romanzi questa passione per il mare. |
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Vedi anche:
La voce delle balene L’ultimo fucile
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