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Il libro
Il risultato più alto della volontà di dare forma poetica e di divulgare l’ideale di un’umanità eccellente, libera da costrizioni e pregiudizi sociali, affrancata da ogni egoismo e in armonia con la natura circostante. Il paria che accoglie nella sua misera dimora il dotto inglese, protagonista de La capanna indiana, è il modello perfetto di questa umanità inedita. Nelle sue parole udiamo un inno entusiasta alla perfezione della natura e alla bontà della provvidenza; e accanto a ciò l’appassionata proclamazione dei diritti dell’uomo all’individualità e alla ricerca interiore. Il peso notevole di queste intenzioni viene tuttavia sapientemente equilibrato nel racconto da un irresistibile gusto narrativo e da una delicata e affascinante sensibilità descrittiva che danno a La capanna indiana i contorni lievi di una fiaba. |
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Jacques-Henri Bernardin de Saint-Pierre La capanna indiana Traduzione di Danilo Togari 1985, BL 1, 165x100 pagine 103 euro 5,16 Isbn 978-88-8003-051-5
Jacques-Henri Bernardin de Saint-Pierre nasce a Le Havre nel 1737. Intendente al Jardin des Plantes, viaggia e soggiorna a lungo in Russia, Polonia e Germania; rientrato in Francia si occupa di politica e diviene discepolo di Rousseau. Osservatore finissimo del mondo naturale e scrittore di incantevole e colorita freschezza, pubblica Voyage à l’Ile de France (1773), Etudes de la nature (1784) che contiene il romanzo breve Paolo e Virginia, La capanna indiana (1790) e Les harmonies de la nature (pubblicato postumo nel 1815). Muore nel 1814 a Eragny sur Oise. |
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