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Il libro
Ralph, Mickey, Harold e Tina sono quattro bambini diversi dagli altri, segnati da handicap fisici o psichici. La loro vita trascorrerebbe nell’abbandono di un istituto come tanti, se qualcuno non decidesse di adottarli. Ma questo qualcuno è un clown, e non tutti sono disponibili a prendere sul serio i suoi sistemi educativi, inconciliabili con i criteri autoritari e repressivi applicati dalla psichiatria tradizionale. I quattro piccoli handicappati, che nessuno sembra disposto a considerare bambini a tutti gli effetti, scoprono un padre adottivo trasgressivo e irriverente, che con le sue invenzioni trova una via di comunicazione con il loro mondo interiore in apparenza “alieno”, e forse anche un modo per guarirli. Le vicende tragicomiche di questa famiglia un po’ buffa e un po’ disperata sono narrate con humour leggero eppure profondamente serio, che non nasconde la crudezza e l’orrore di certe situazioni e non si abbandona mai alla tentazione del pietismo, rivendicando semplicemente il diritto a non essere “normali”, in un elogio della diversità che riguarda non solo i cosiddetti casi clinici, ma tutti quelli che dolorosamente si sforzano di fare accettare la propria nuda umanità, e di accettare quella altrui. Tutti quelli che si ostinano a lasciare socchiusa la porta di casa.
Jean Vautrin, Libération: «A volte, quando schiudo i miei sogni, vedo Howard Buten vestito da Buffo (...). È impossibile per me non comunicarvi l’immenso desiderio che ho di vedervi felici con lui. E dato che state fatalmente per leggere Mister Butterfly, lavatevi gli occhi fino a farli brillare. Ritornate bambini. Imparate ad apprendere. Soprattutto, non irrigiditevi. Vedo già dei progressi. In capo a due-tre pagine, le soddisfazioni saranno così grandi che sorriderete senza volerlo. La testa lascerà lentamente le vostre spalle e, mentre arriverete ad altezze vertiginose, sentirete un rumore di papillon nelle orecchie. Howard Buten vi avrà passati al setaccio. Da allora, aspettatevi di trovarvi a decifrare il canto degli uccelli al contrario.»
Francesca Dallatana, Gazzetta di Parma: «Sono brutti e infastidiscono. Sono sporchi e rompono l’equilibrio di preziosi quadretti familiari. Spesso finiscono in strutture che per cause di forza maggiore fanno fatica a garantire l’umanità della relazione. Sono bambini. Con qualche sensibilità in più. Con imperfezioni impossibili da nascondere. Harold, Mickey, Tina, Ralph. Quattro personaggi in cerca di una vita affettiva. La trovano con un adulto fuori dalle righe delle convenienze sociali. Un altro libro di Howard Buten, ancora un messaggio sociale. Scrittura alta per contenuto di forte ed attuale intensità.» |
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Howard Buten Mister Butterfly Traduzione di Anna Pensante Cover Nicole Levallois 2010, NT 10, 210x140 pagine 186 euro 14,00 Isbn 978-88-8003-340-0
Howard Buten, americano di Detroit dove è nato nel 1950, conduce una vita organizzata su tre fronti. Il primo, quello di Buffo, il clown, figlio di Grock, timido, curioso, naif, nato nel 1974 in un piccolo circo americano, che strabilia e affascina a ogni rappresentazione. Il secondo, quello del dr. Buten, lo psicologo che dirige il Centro Adam-Shelton, dove tenta di comunicare con i bambini autistici a sentirsi meglio nel loro corpo e nella loro anima. Il terzo, infine, quello di Howard Buten il romanziere, che ha scritto libri bellissimi e commoventi. Nel 1991 è stato nominato Chevalier des Arts et Lettres, la più alta onorificenza per le arti e le lettere in Francia. |
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